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Messico, CHIPILO, il paese con la più forte e antica comunità veneta.

Chipilo: un angolo di Veneto che profuma di Messico. Esiste un posto in Messico dove la pizza sa davvero di casa, la polenta regna a tavola ...

Chipilo: un angolo di Veneto che profuma di Messico.

Esiste un posto in Messico dove la pizza sa davvero di casa, la polenta regna a tavola e il dialetto veneto risuona felice tra le vie. Quel posto si chiama Chipilo ed è un piccolo miracolo linguistico e culturale, raccontato con simpatia dal video del canale YouTube Piazzasquare Italiano. Andiamo a scoprire cosa rende questo paese così speciale.

Ecco cosa abbiamo imparato da questo video.

Chipilo: dove il tempo "linguistico" sembra quasi essersi fermato nel 1882.

Chipilo si trova nello stato di Puebla ed è stata fondata nel 1882 grazie a un gruppo di temerari veneti provenienti da Belluno e Treviso. Questi pionieri hanno portato con sé non solo valigie e speranze, ma anche il loro dialetto, le loro tradizioni e soprattutto la voglia di non dimenticare da dove venivano. Chipilo oggi è gemellata con Segusino, piccolo paese in provincia di Treviso, e celebra orgogliosamente le sue origini nella Casa d’Italia, costruita proprio nel 1882.

Il cipilegno: un dialetto veneto "antico" con delle sfumature messicane.

A Chipilo non si parla semplicemente veneto: si parla cipilegno, un dialetto conservato come una reliquia di famiglia. Si tratta di un veneto di altri tempi, quello che si sentiva 140 anni fa tra Belluno, Feltre e Treviso.
I nonni cipilegni custodiscono questa lingua con passione e determinazione: chi osa parlare spagnolo in casa si becca una ramanzina da manuale. Lo spagnolo, infatti, si impara solo a scuola, intorno ai cinque anni, e per molti bambini cipilegni affrontare la lingua nazionale è stata una bella sfida.

Anche se il cipilegno è diverso dal veneto moderno, la magia della comprensione resta. Alcuni veneti d’Italia, ascoltando i cipilegni, si sorprendono: “riesco a capire, anche se le parole sono diverse”. 

E quando nel video l’autore e i veneti italiani si sono trovati in difficoltà con alcune parole percepite come antiche, io che vengo da Gorizia, ho vissuto a Capodistria e vivo a Trieste, ho riconosciuto quei termini grazie ai dialetti istro-veneti da me conosciuti. 

Evidentemente man mano che ci si allontana dalla fonte linguistica, è vero che i dialetti raccolgono parole dalle lingue vicine, eppure alcune radici antiche restano lì, intatte, come piccoli e bellissimi fossili linguistici.

Il cipilegno oggi porta con sé anche qualche parola spagnola qua e là. Alcuni termini sono diventati veri e propri ospiti fissi: per esempio “playera” per dire maglietta o “ser” per indicare il cameriere. Nonostante queste intrusioni linguistiche, i cipilegni sono orgogliosi di parlare veneto. “Mi parli tutti – dice una donna intervistata – mi son felice, a Messico sì, capis capo parole differenti però se capisse, che bel!”.

Tradizioni: la piccola Italia che ti abbraccia.

Chipilo è una festa continua di sapori, simboli e ricordi. La produzione di formaggi qui è un’arte tramandata, con risultati così buoni che potremmo chiamarla "la Svizzera veneta del Messico". Coniglio con polenta, spaghetti, pizza dal “impasto fenomenale” e un Capodanno festeggiato alla maniera italiana. E sì, la Befana arriva puntuale anche qui, con tanto di bruciatura della vecchia il 5 gennaio.

Le strade di Chipilo raccontano subito la doppia anima del paese: le bandiere italiane e messicane sventolano una accanto all’altra, le maglie della nazionale italiana fanno capolino dai negozi, le Vespette e le Fiat 500 vintage sembrano uscite direttamente da una cartolina di un’Italia anni Sessanta.

Dalla chiusura all’apertura: una comunità che evolve.

Una volta, i cipilegni si sposavano solo tra loro. Questo ha aiutato a mantenere viva la lingua e le tradizioni, anche se i messicani osservavano questa chiusura con un po’ di curiosità. Le donne venete erano considerate bellissime, desiderate, ma spesso promesse a qualche ragazzo della comunità.

Oggi i tempi sono cambiati: i matrimoni misti sono molto più frequenti e la comunità si è aperta. Questo porta inevitabilmente a qualche piccola perdita linguistica, eppure il cipilegno continua a resistere come una quercia controvento. I cipilegni si sentono orgogliosamente messicani e fieramente italiani. "Sono nato qui in Messico, sono messicano, e ho il sangue italiano. Mi sento cipilegno, mi sento anche messicano", dicono sorridendo.

Per molti visitatori italiani, Chipilo è casa, è profumo di infanzia, è un piccolo angolo di Veneto sotto il sole del Messico. "Questo è casa per me, questo profumo è Gucci" (intendendo all'odore di concime), dice un turista veneto, regalando una battuta che profuma di felicità.

Campi, mucche e aria di casa.

Chipilo vive di agricoltura e allevamento, con circa 200 mucche che contribuiscono al panorama e al profumo locale. L’odore dei campi e delle stalle, per chi arriva da un paesino veneto, è come una carezza al cuore: “è come sentire l’odore di casa, è come tornare a casa”.

La rivoluzione messicana di Emiliano Zapata, con il suo famoso principio “la terra è di chi la lavora”, ha permesso ai veneti di Chipilo di diventare proprietari di quelle terre e di rafforzare la propria presenza nella zona.

Un viaggio che lascia il segno.

Chipilo è un esempio splendido di come una comunità possa conservare la propria cultura, la propria lingua e il proprio spirito, anche dall’altra parte del mondo. È una piccola Italia autentica, che sorride sotto il cielo messicano e che accoglie chi viaggia con il cuore aperto e con la voglia di scoprire che, a volte, la casa non è solo dove si nasce, è anche dove ci si sente a casa.

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