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Italia, Friuli Venezia Giulia, Video 200 km fra i sentieri delle Alpi Carniche, di Tommaso Pacor.

Nella presentazione del suo preggevole video Tommaso Pacor scrive: Negli ultimi anni ho passato davvero tante notti quassù, tra bivacc...


Nella presentazione del suo preggevole video Tommaso Pacor scrive:

Negli ultimi anni ho passato davvero tante notti quassù, tra bivacchi e casere. Ho avuto la fortuna di fare un sacco di trekking in posti davvero incredibili, che mi hanno emozionato, insegnato e dato tanto… se dovessi scegliere il posto che più mi ha colpito in assoluto direi le Alpi Carniche. Tra queste montagne ho percorso più di 200 km e i momenti che mi più mi sono rimasti impressi nella mente e nel cuore sono sicuramente questi: qui ho fatto la mia prima ascesa invernale alle prime luci dell’alba sulla sesta cima più alta delle Alpi Carniche, ho visto il mio primo mare di nuvole in cima al Monte Clapsavon, ho vissuto un’alba incredibile tra nuvole e ghiaccio a più di 2000 metri sulla Sella Avostanis, sono salito alla Creta di Mezzodì per ammirare il Monte Sernio da molto vicino, ho raggiunto la cima del Monte Chiavals per vedere il sole addormentarsi e mi sono alzato al Bivacco Bianchi quando il sole si era appena svegliato, ho fatto visita alla Creta Bianca in veste da sposa nel suo giorno di maggior splendore e tra queste montagne ho percorso il mio primo trekking di più giorni, i miei primi quattro giorni zaino in spalla sui sentieri della Traversata Carnica.
01:27 Traversata Carnica
11:03 Casera Pal Grande di Sotto e di Sopra, Sella Avostanis, Casera Pramosio Alta
20:50 Casera Monte dei Buoi e Cima Ombladet
25:05 Bivacco Bianchi e Monte Chiavals
34:40 Bivacco Francescutto e Cima Clapsavon
41:44 Ricovero Monte Sernio e Creta di Mezzodì
47:27 Monte Terza Grande, la sesta cima più alta delle Alpi Carniche

Alcune escursioni sono per il momento al di fuori della mia portata anche perché non faccio percorsi attrezzati o troppo esposti per scelta. Altri invece li salvo qui nel mio archivio blog, come la Creta di Mezzodì (41:44), perché è sicuramente un percorso da provare per ammirare il Monte Sermio da vicino.




Approfondimenti, su come funzionano i Bivacchi in montagna?


Nel video si vede  Tommaso Pacor andare in Bivacchi e Casere, ma come funzionano i Bivacchi e le Casere in Montagna?

I bivacchi di montagna sono strutture fondamentali per chi pratica escursionismo o alpinismo, specialmente in alta quota. Sono rifugi spartani, solitamente non custoditi, che offrono riparo in caso di necessità o per trascorrere la notte durante un'escursione. 

Le casere di montagna sono edifici tradizionalmente utilizzati per l'alpeggio, dove i pastori portano il bestiame durante la stagione estiva. Con il tempo, molte di queste strutture sono state adattate per ospitare escursionisti, offrendo un rifugio rustico ma funzionale durante le escursioni. Tuttavia, il funzionamento delle casere può variare notevolmente, quindi è utile conoscerne le caratteristiche principali e come accedervi.

Ecco come funzionano e cosa aspettarsi.

I BIVACCHI


Accesso Libero
La maggior parte dei bivacchi di montagna è accessibile gratuitamente. Non è necessario prenotare e non si paga per pernottare. La filosofia alla base è quella di offrire un rifugio sicuro agli escursionisti in caso di emergenza o per completare un'escursione lunga.

Capienza Limitata
Questi rifugi sono solitamente molto piccoli, con una capienza che varia da pochi posti letto (6-10 posti) fino a una ventina. In alta stagione, può capitare di dover condividere lo spazio con altri escursionisti.

Attrezzatura di Base
Di solito, i bivacchi offrono materassi e coperte, ma è importante portare con sé un sacco a pelo per motivi di igiene e comfort. Non c'è riscaldamento, e in molti casi non ci sono illuminazione né acqua corrente, quindi è fondamentale essere autosufficienti.

Servizi Igienici

Assenza di Bagni
La maggior parte dei bivacchi di montagna non dispone di servizi igienici. Se ci sono, si tratta di soluzioni molto rudimentali, come una latrina all'esterno del rifugio.


Dove Fare i Bisogni
Se non ci sono bagni, è essenziale seguire le regole di comportamento in montagna per non danneggiare l'ambiente.

  • Minzione
    È preferibile farla lontano dal bivacco e dalle fonti d'acqua, su terreno in grado di assorbire i liquidi.

  • Bisogni solidi
    In alta montagna, la regola generale è di scavare una buca (almeno 20 cm di profondità) lontano da sentieri, corsi d'acqua e dal bivacco, e di coprirla bene una volta terminato. In alcuni contesti molto frequentati o sensibili, è buona norma portare con sé un sacchetto (tipo "sacchetto di emergenza" o "porta rifiuti") per riportare i propri rifiuti fino a un luogo dove possano essere smaltiti correttamente.

Etichetta e Comportamento

Rispetto degli Altri
Nei bivacchi, è importante essere rispettosi degli altri escursionisti. Lasciare il bivacco pulito e in ordine per chi verrà dopo è fondamentale. Non occupare più spazio del necessario e cercare di non fare rumore se si arriva tardi o si parte presto.

Autonomia
Essendo strutture non custodite, è fondamentale essere autonomi in termini di cibo, acqua e attrezzature. Portare via tutti i propri rifiuti è una regola d'oro.

I bivacchi di montagna sono una risorsa preziosa per chi ama l'escursionismo e l'alpinismo, offrendo un riparo essenziale in un contesto spesso remoto e selvaggio. La consapevolezza e il rispetto per l'ambiente e per gli altri escursionisti sono fondamentali per mantenere queste strutture funzionali e accoglienti per tutti.


LE CASERE


Casere Aperte al Pubblico
Alcune casere sono sempre aperte e accessibili liberamente dagli escursionisti, simili ai bivacchi. Queste casere possono essere utilizzate come rifugi temporanei per ripararsi dalle intemperie o per trascorrere la notte. Di solito, non richiedono prenotazione e sono gratuite.

Casere con Accesso Limitato
Altre casere, invece, possono essere chiuse a chiave quando non sono in uso dai pastori o dai gestori. In questi casi, è necessario richiedere la chiave per accedervi. La chiave può essere ottenuta:

  • Dai Gestori Locali
    spesso, le chiavi vengono distribuite dalle sezioni locali del CAI (Club Alpino Italiano), da associazioni locali o dai comuni che gestiscono la casera.

  • Prenotazione Anticipata
    Alcune casere richiedono una prenotazione anticipata per garantirsi la chiave. Questo è particolarmente vero per quelle più frequentate o situate in aree molto turistiche;
  • Modalità di Richiesta della Chiave
    Per richiedere la chiave, potrebbe essere necessario contattare con anticipo il gestore, che può chiedere un deposito cauzionale, restituibile al termine del soggiorno. In alcuni casi, la chiave può essere ritirata presso un rifugio o un'agenzia turistica locale.

Struttura e Servizi delle Casere

  • Condizioni Varie
    Le casere possono variare da strutture molto semplici, simili ai bivacchi, a edifici più attrezzati con stufe, letti e talvolta anche cucina. Tuttavia, è importante essere preparati per la mancanza di servizi di base come acqua corrente, elettricità o riscaldamento centralizzato.

  • Bagni
    Come per i bivacchi, non tutte le casere sono dotate di bagni. Se ci sono, solitamente si tratta di latrine esterne. In caso di assenza di bagni, valgono le stesse regole di comportamento in montagna: fare i bisogni lontano dalle fonti d'acqua e dai sentieri, utilizzando una buca per i bisogni solidi e coprendola adeguatamente.

Etichetta e Comportamento

  • Rispetto per la Struttura
    Le casere spesso appartengono a comunità locali o sono gestite da associazioni, quindi è fondamentale trattarle con rispetto. Lasciare la casera pulita, chiudere porte e finestre, e riportare la chiave è essenziale per il mantenimento di queste strutture.

  • Rispetto degli Altri
    Anche se una casera può sembrare isolata, è possibile che altri escursionisti arrivino durante il tuo soggiorno. È buona norma condividere lo spazio e le risorse, se necessario.

  • Autonomia
    Come per i bivacchi, gli escursionisti devono essere autosufficienti in termini di cibo, acqua e materiali di emergenza.

Organizzazione del Soggiorno

  • Informarsi Prima di Partire
    Prima di pianificare un soggiorno in una casera, è consigliabile informarsi presso il CAI locale, l'ente turistico della zona o direttamente con i gestori per capire se la casera è aperta, agibile, se è necessario prenotare e come ottenere la chiave.

  • Controllo delle Condizioni Meteo e delle Strade
    Specialmente in montagna, le condizioni meteorologiche possono cambiare rapidamente, quindi è importante essere preparati e informati prima della partenza.

Le casere di montagna offrono un'esperienza autentica e spesso più isolata rispetto ai rifugi alpini più frequentati. Godere di queste strutture richiede però rispetto per le tradizioni locali e per l'ambiente montano.

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